Dalla savana africana, Ber si diresse verso la Sicilia, terra di incanti e colori, di storia e cultura. Un suo vecchio antenato era passato di lì un tempo e raccontava nei suoi diari di esperienze entusiasmanti.
Proprio una di quelle pagine parlava di giardini pieni di frutti dai colori più accesi e dai sapori più squisiti. Ber si mise così in cammino allo ricerca di quei luoghi e mentre camminava per i campi, dall’alto di una collinetta vide un piccolo terreno con alcuni alberelli i cui frutti luccicavano all’essere colpiti dal sole. Giunto all’ingresso, il gentile contadino che si prendeva cura degli alberi lo invitò a entrare. “Queste sfere colorate sono ARANCE e sono il nostro tesoro! Crescono grazie al nostro sole e alla brezza del sud. Vieni ad assaggiarne una e capirai perché” – disse portando una scala – e aiutò Ber ad arrampicarsi fino a raggiungere l’arancia piú buona. Nel momento in cui l’orsacchiotto la portò alla bocca, sentì tutto il calore del sole, il tepore della terra, la delicatezza del vento, che permettevano a quei frutti di crescere pieni di sapore e colori. Subito tiró fuori la mussola dal cofanetto, la abbracciò e trasferì tutte quelle incantevoli emozioni. E come di consueto la mussola si riempì di tante piccole arance dolci come nettare e splendenti come il sole.
Poi asciugatosi il muso e ringraziato il contadino, si rimise in cammino alla ricerca di altri incanti per i neonati. Una musica di festa lo guidò fino al paesino vicino dove tanta gente e tanti bambini erano riuniti di fronte a una piccolo teatrino. Uno dei bambini, vedendolo solo, gli porse la mano e gli disse “vieni con noi davanti a guardare lo spettacolo dei PUPI, vedrai che storie”. Fu così che tutto il pomeriggio Ber ascoltò incantato le avventure dei pupi Siciliani e le storie di quella terra. E mentre ascoltava quasi senza rendersene conto volle catturare quel ricordo nel lenzuolino. E tanti pupi comparvero sul tessuto portando con sé racconti e musiche.
Terminato lo spettacolo l’orsacchiotto si avvicinò alla fontana della piazza per bere un sorso d’acqua e fu lì che fece ancora un incontro. Un uomo dal grande sorriso sedeva su di un piccolo carro, tutto colorato e abbellito da pendenti. Questi, vedendo il forestiero, gli si rivolse dicendo – salta su, ti porto a fare un giro per il paese sul mio CARRETTO! Ho appena finito di costruirlo e voglio che tutti provino che gran bel lavoro ho fatto! – così l’orsacchiotto si sedette accanto all’uomo, il quale guidando il piccolo carro lo portò attraverso le stradine del luogo. Il nuovo amico gli illustrava ora quello ora quell’altro, tuttavia Ber, esausto per la lunga giornata si fece cullare dalla dolce andatura del carretto, e stringendo l’ultima mussola si addormentò serenamente. Tanti incantevoli carretti comparvero sul lenzuolino mentre lui sognava ciò che oggi quelle mussole portano ai bimbi che avvolgono morbidamente:
CALORE DELLA TERRA, RACCONTI CANTATI e DOLCE CULLARE
la storia degli...
INCANTI DI SICILIA
Dalla savana africana, Ber si diresse verso la Sicilia, terra di incanti e colori, di storia e cultura. Un suo vecchio antenato era passato di lì un tempo e raccontava nei suoi diari di esperienze entusiasmanti.
Proprio una di quelle pagine parlava di giardini pieni di frutti dai colori più accesi e dai sapori più squisiti. Ber si mise così in cammino allo ricerca di quei luoghi e mentre camminava per i campi, dall’alto di una collinetta vide un piccolo terreno con alcuni alberelli i cui frutti luccicavano all’essere colpiti dal sole. Giunto all’ingresso, il gentile contadino che si prendeva cura degli alberi lo invitò a entrare. “Queste sfere colorate sono ARANCE e sono il nostro tesoro! Crescono grazie al nostro sole e alla brezza del sud. Vieni ad assaggiarne una e capirai perché” – disse portando una scala – e aiutò Ber ad arrampicarsi fino a raggiungere l’arancia piú buona. Nel momento in cui l’orsacchiotto la portò alla bocca, sentì tutto il calore del sole, il tepore della terra, la delicatezza del vento, che permettevano a quei frutti di crescere pieni di sapore e colori. Subito tiró fuori la mussola dal cofanetto, la abbracciò e trasferì tutte quelle incantevoli emozioni. E come di consueto la mussola si riempì di tante piccole arance dolci come nettare e splendenti come il sole.
Poi asciugatosi il muso e ringraziato il contadino, si rimise in cammino alla ricerca di altri incanti per i neonati. Una musica di festa lo guidò fino al paesino vicino dove tanta gente e tanti bambini erano riuniti di fronte a una piccolo teatrino. Uno dei bambini, vedendolo solo, gli porse la mano e gli disse “vieni con noi davanti a guardare lo spettacolo dei PUPI, vedrai che storie”. Fu così che tutto il pomeriggio Ber ascoltò incantato le avventure dei pupi Siciliani e le storie di quella terra. E mentre ascoltava quasi senza rendersene conto volle catturare quel ricordo nel lenzuolino. E tanti pupi comparvero sul tessuto portando con sé racconti e musiche.
Terminato lo spettacolo l’orsacchiotto si avvicinò alla fontana della piazza per bere un sorso d’acqua e fu lì che fece ancora un incontro. Un uomo dal grande sorriso sedeva su di un piccolo carro, tutto colorato e abbellito da pendenti. Questi, vedendo il forestiero, gli si rivolse dicendo – salta su, ti porto a fare un giro per il paese sul mio CARRETTO! Ho appena finito di costruirlo e voglio che tutti provino che gran bel lavoro ho fatto! – così l’orsacchiotto si sedette accanto all’uomo, il quale guidando il piccolo carro lo portò attraverso le stradine del luogo. Il nuovo amico gli illustrava ora quello ora quell’altro, tuttavia Ber, esausto per la lunga giornata si fece cullare dalla dolce andatura del carretto, e stringendo l’ultima mussola si addormentò serenamente. Tanti incantevoli carretti comparvero sul lenzuolino mentre lui sognava ciò che oggi quelle mussole portano ai bimbi che avvolgono morbidamente:
CALORE DELLA TERRA, RACCONTI CANTATI E DOLCE CULLARE
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Potrebbe essere che Ber torni prima dal suo viaggio e che quindi i magici cofanetti saranno disponibili in anticipo!
Inoltre si vocifera che questa volta l’architetto abbia scelto dei materiali più preziosi e più rari di prima, motivi per cui le scorte potrebbero essere limitate!
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